Fabio Russo nasce a Pagani in provincia di Salerno nel 1994. E’ un giovane aspirante Chef , che si è diplomato nella su stessa città presso l’istituto professionale “ IPSAR Marco Pittoni “.
Pur essendo così giovane, alle spalle ci sono già anni ed anni di esperienza nella ristorazione.
Ha iniziato giovanissimo, o meglio da ragazzino, in alcuni alberghi di Paestum per poi spiccare il volo, viaggiando per tutto lo stivale, passando per numerosi ristoranti ed alberghi di grande rilievo. Ha collaborato anche con chef di un certo spessore come Giovanni Sorrentino, Chef Patron del ristorante "Gerani” a S.Maria la Carità, per il quale prova un enorme stima e gratitudine.
Poi la svolta, sbarca a Capri, un posto tutto nuovo per lui e per le sue conoscenze culinarie, e che si rivela una determinate opportunità.
Fabio trova in questa piccola isola tutto quello che in altri posti non ha mai trovato, come l’opportunità di consolidare l’amore, la passione ed il sacrificio verso la cucina e soprattutto “ il rispetto ”, il rispetto verso ogni singolo piatto o ingrediente che lo componga, e verso il cliente.
Tanto è vero che sulla sua strada si presentano tante difficoltà come ad esempio, nuovi modi di vedere la cucina, partendo dalle cose basilari a quelle più elaborate, con nuovi piatti, nuovi metodi di cottura, di conservazione e soprattutto nuovi modi di pensare.
Ancora oggi, dopo ben quattro anni, lavora presso una delle strutture più importanti dell’isola, che si trova ad Anacapri, il ristorante Lido del Faro dove ha la possibilità di collaborare con lo chef Marco Russo.
Fabio ci racconta il suo sogno di giovane cuoco con queste parole : “ spero di arrivare ad alti livelli avendo un ristorante tutto mio, pur sapendo che non sarà per niente facile anzi, sapendo già che sarà una vita all’insegna del sacrificio” e come dice sempre “i sacrifici saranno la madre dei sorrisi più belli” e “questi sorrisi arrivano sempre, basta non dimenticare mai questi tre ingredienti fondamentali Amore, Passione e Fantasia e tutto sarà più semplice. “
